regeni
COMUNE VECCHIO

Striscione giallo "Verità per Giulio Regeni"

Lun, 31 Agosto 2020

Uno striscione giallo appeso al Palazzetto dei Congresso a Cecina con la scritta “Verità per Giulio Regeni”. Così il Comune di Cecina, insieme alle associazioni della rete Seminando futuro, ha aderito alla campagna per il giovane ricercatore italiano trucidato in Egitto nel 2016 e per cui ancora non è stata fatta giustizia.

Giulio Regeni, 28 anni, è stato ucciso in Egitto tra la fine di gennaio e i primi di febbraio 2016. Il suo corpo martoriato è stato trovato in un fosso alla periferia del Cairo il 3 febbraio 2016 con evidenti segni di tortura. Originario del Friuli, era un dottorando dell’Università di Cambridge nel Regno Unito. Si trovava in Egitto per svolgere una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani presso l’Università americana del Cairo. La sua brutale uccisione ha acceso i riflettori sul metodo delle sparizioni forzate praticato oggi in maniera sistematica in Egitto e che i ricercatori di Amnesty International hanno documentato attraverso fatti e testimonianze, come dimostrato anche nel caso di Patrick Zaky, attivista e ricercatore egiziano di 27 anni presso l’Università di Bologna che si trova dal 7 febbraio 2020 in detenzione preventiva fino a data da destinarsi. 

Alla campagna promossa da Amnesty International hanno aderito molti Comuni, Università e associazioni in tutta Italia. Il Comune di Cecina, insieme alle associazioni della rete Seminando Futuro che hanno promosso l’iniziativa, chiede con questo gesto che sia fatta piena luce sulla morte del giovane ricercatore italiano, che i diritti umani siano rispettati in ogni parte del mondo e che siano centrali in ogni società che vuol dirsi democratica.