Casello di Rosignano
LA LETTERA

I sindaci scrivono al presidente Conte per l'autostrada: "Quel casello è una stortura da sanare"

Gio, 03 Ottobre 2019
Chiesto un incontro urgente

Il sindaco di cecina Samuele Lippi e quello di Rosignano Daniele Donati hanno scritto una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, alla Ministra alle Infrastrutture Paola De Micheli e al Ministro all’Economia Roberto Gualtieri per chiedere un incontro urgente sulla questione del casello autostradale di Rosignano e il pedaggio. 

Egregio Presidente del Consiglio Giuseppe Conte,

Egregia Ministra alle Infrastrutture Paola De Micheli,

Egregio Ministro all’Economia Roberto Gualtieri,

questo nuovo Governo nasce senza dubbio all’insegna della sfida, della consapevolezza della necessità che ha questo Paese di saper cogliere le occasioni per rispondere alle esigenze dei cittadini e dare soluzioni che siano concrete quanto efficaci. A questo proposito ci permettiamo di segnalarvi quello che è un paradosso della storia delle infrastrutture italiane, una stortura che da troppo tempo ormai si protrae senza che nessun Governo abbia finora trovato il coraggio di intervenire. E dato che il coraggio insieme all’amore per questo nostro Paese hanno motivato la vostra scelta di accettare un’ardua sfida riteniamo che questa sia l’occasione giusta per chiedere il vostro impegno. 

 

Sicuramente nei vostri tanti viaggi avrete avuto modo di transitare dal nostro territorio, uno snodo che sull’asse viaria che va da Genova a Roma rappresenta un punto di fondamentale importanza: il casello di Rosignano, laddove finisce l’autostrada A12 e comincia la variante Aurelia. Ci permettiamo di ripercorrerne la storia. Qui nel 2011 venne inaugurata la barriera, ingresso della Tirrenica che avrebbe dovuto essere realizzata di lì a poco. Il progetto del corridoio Tirrenico a carico di privati prevedeva che il pagamento del pedaggio andasse a finanziarne il proseguimento. Proseguimento mai avviato. Anzi, nel 2017 l’autostrada Tirrenica è definitivamente stata cancellata dal Def, declassando l’intervento a riqualificazione della Variante Aurelia esistente, soluzione che è ad oggi sicuramente la migliore e più auspicabile. Dalle carte però, come troppo spesso accade nel nostro Paese, non si è passati alla traduzione concreta delle conseguenze di questa decisione. La barriera è sempre lì, monumento a un progetto, e a un’epoca di investimenti, che non esiste più. Chi si trova a transitarvi è obbligato a versare 60 centesimi, come altro chiamarlo se non un obolo, percepito come un odioso balzello, per il “privilegio” di percorrere i primi 4 chilometri di un’autostrada Tirrenica che non vedrà mai la luce e che si distinguono dagli altri solo per il colore verde dei cartelli. Quella barriera, quel pedaggio, nati per finanziare la realizzazione dell’autostrada, non hanno più alcun senso di esistere, come ben comprenderete. E lo comprendono bene anche tutti coloro che la attraversano e che si trovano a pagare senza avere alcun servizio in cambio. La percezione peggiore è di chi non ha familiarità con questo “tranello”: percorrendo la Variante Aurelia, una extraurbana gratuita, improvvisamente si trova una barriera che lo costringe a pagare senza averne chiara la motivazione. 

 

Ma questa non è l’unica vestigia di un progetto ormai naufragato. Se la barriera di Rosignano doveva essere l’accesso al “Lotto 1”, la progettazione riguardava anche il famoso “lotto zero”, quello che avrebbe dovuto collegare Livorno a Rosignano e alla variante  Aurelia. Un intervento faraonico sia dal punto di vista dell’impatto che da quello economico (un miliardo di euro) e quindi velocemente tramontato. A non essere tramontati però sono i disagi costanti di chi transita sull’arteria cosiddetta “Romito”, dal fascino innegabile con le sue curve e i suoi panorami resi celebri dal film “Il sorpasso” di Dino Risi ma assolutamente inadeguata ad accogliere i tanti pendolari e financo mezzi pesanti che la intasano con rischi evidenti per quanto riguarda la sicurezza di tutti: gli incidenti mortali che coinvolgono anche i tanti ciclomotori che la transitano sono triste cronaca ordinaria, gli interventi di ristrutturazione vengono portati avanti con difficoltà e innumerevoli complicazioni. 

 

L’autostrada, via alternativa, rappresenta una delle tratte più care d’Italia se non d’Europa. Se l’autostrada di Aosta è nota per i suoi 20 centesimi al chilometro, qui non siamo molto distanti: 4,90 euro per 30 km, oltre i 16 centesimi (la Parma Spezia considerata comunque “cara” si aggira sui 13). Anche guardando la media di tutta l’asse Genova-Roma se con 1 euro si fanno 11 km, qui ne corrispondono appena 6. Per questa ragione buona parte del traffico, in particolare quello pesante, si riversa sulla viabilità alternativa, il “Romito” appunto, e la 206, altra extraurbana assolutamente inadeguata dal punto di vista della sicurezza e non solo ad accogliere una tale mole di veicoli. In entrambi i casi un qualsiasi seppur minimo cantiere causa code infinite e disagi che chi percorre quelle strade quotidianamente per recarsi al lavoro purtroppo ben conosce. 

 

A fronte di questo quello che chiediamo è un intervento ancor più coraggioso di quello che porterebbe all’eliminazione della barriera di Rosignano, una scelta che andrebbe davvero nel segno dell’innovazione e della risposta concreta ai bisogni dei cittadini che mostrano crescenti segnali di insofferenza di fronte ai quali non possiamo restare indifferenti. La riacquisizione da parte di Anas e la ripubblicizzazione di quel tratto autostradale che collega Livorno a Cecina e quindi all’Aurelia e poi all’autostrada che porta a Roma, sia per chi arriva da Genova che da Firenze, sarebbe un segnale forte in questa direzione. 

 

Certi che saprete cogliere la portata di un simile intervento, siamo a chiedervi un incontro urgente: un impegno in questo senso sarebbe in linea con la volontà di dare una svolta a questo Governo all’insegna del cambiamento e del reale ascolto alle esigenze dei cittadini. Quello che chiediamo è attenzione a questo nostro territorio che necessita di infrastrutture per la crescita e lo sviluppo ma soprattutto per la sicurezza della mobilità delle persone.

 

Samuele Lippi 

Sindaco di Cecina

 

Daniele Donati 

Sindaco di Rosignano Marittimo