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EMERGENZA CORONAVIRUS

Covid19 e rientro a scuola: l'ultima ordinanza regionale

Ven, 16 Ottobre 2020

Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani il 15 ottobre ha firmato una nuova ordinanza "Gestione dei casi e dei contatti stretti in ambito scolastico - Revoca Ordinanza n.91/2020 e nuove disposizioni" e il relativo Allegato A "Indicazioni operativa". Le indicazioni operative sono coerenti con quanto previsto dal rapporto n° 58 dell’Istituto Superiore di Sanità (versione 28 Agosto 2020), approvato dalla Conferenza delle Regioni, dal DPCM 13 ottobre 2020, e dalle altre vigenti disposizioni nazionali e regionali. 

SINTOMI SOSPETTI PER COVID-19

  • Nei bambini: febbre superiore a 37,5 °C oppure presenza di uno dei seguenti sintomi: tosse, cefalea, nausea, vomito, diarrea, faringodinia (mal di gola), dispnea (difficoltà respiratoria), mialgie (dolori muscolari), rinorrea/congestione nasale (naso chiuso e/o “naso che cola)”.
  • Negli adulti: febbre superiore a 37,5 °C oppure presenza di uno dei seguenti sintomi: brividi, tosse, difficoltà respiratorie, perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell’olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia), rinorrea/congestione nasale (naso chiuso e/o naso che cola), faringodinia (mal di gola), diarrea.  

 
COSA DEVONO FARE I GENITORI 

  • Ogni giorno misurare la temperatura corporea prima che il figlio vada a scuola/servizio educativo; 
  • Comunicare tempestivamente alla scuola/servizio educativo le assenze per motivi sanitari; 
  • Comunicare preventivamente alla scuola/servizio educativo le assenze programmate per motivi non sanitari, al fine di evitare certificazioni inutili;
  • Comunicare immediatamente alla scuola/servizio educativo se l’alunno è stato a contatto stretto con un caso confermato COVID-19 (es. convivente di un caso positivo);
  • Tenere a casa il figlio in caso di sintomi sospetti per COVID-19; 
  • Contattare il Pediatra di Famiglia (PdF) o il Medico di Medicina Generale (MMG) o altro Medico curante1 se sono presenti sintomi sospetti per COVID-19 (non recarsi autonomamente all’ambulatorio o al Pronto Soccorso).

 
COSA DEVE FARE LA SCUOLA/SERVIZIO EDUCATIVO

  • Avere a disposizione gli elenchi completi aggiornati, in formato elaborabile (es. file .excel, .ods) degli studenti delle singole classi, comprensivi di recapiti aggiornati (telefono e mail) dei genitori/esercenti la potestà genitoriale;
  • Seguire le procedure regionali previste nei casi in cui alunni o operatori scolastici manifestino sintomi sospetti per COVID-19 a scuola/servizio educativo (vedi paragrafo D);
  •  In caso di positività di un soggetto in ambito scolastico comunicato dal Dipartimento di prevenzione, fornire tempestivamente al medesimo Dipartimento l’elenco suddetto riferito alla classe ed agli insegnanti del caso positivo, con indicato l’ultimo giorno di scuola frequentato; 
  • In caso di positività di un soggetto in ambito scolastico, provvedere ad eseguire gli interventi di pulizia e disinfezione straordinaria come indicato dalla DGRT 15/09/2020, n. 1256;
  • Comunicare al Dipartimento di prevenzione se si verifica un numero elevato di assenze improvvise di studenti in una classe (es. 40%; il valore deve tenere conto anche della situazione delle altre classi e della tipologia di struttura servizio educativo/istituzione scolastico) o di insegnanti.

 
ALLONTANAMENTO DA SCUOLA/SERVIZIO EDUCATIVO

L’allontanamento da scuola/servizio educativo di un alunno o di operatore scolastico avviene nel caso in cui si manifesti almeno uno dei sintomi sospetti per COVID-19 come dettagliati nel punto A. In tali casi si seguono le procedure previste dalle disposizioni regionali, ed in particolare:
D1 – Alunno con sintomi sospetti per COVID-19

  1. Il referente interno (di plesso) per COVID-19 che viene informato della presenza di un alunno sintomatico avvisa il referente scolastico per COVID-19.
  2. Il referente interno (di plesso) per COVID-19 o altro componente del personale scolastico: fa indossare una mascherina all’alunno se ha un’età superiore ai 6 anni e se la tollera; ospita l’alunno nella stanza dedicata all’isolamento; procede all’eventuale rilevazione della temperatura corporea, mediante l’uso di termometri che non prevedono il contatto; telefona immediatamente ad un genitore/tutore legale dell’alunno informandolo della sintomatologia del figlio.
  3. Se l’alunno è minorenne non deve essere lasciato da solo ma in compagnia di un adulto che preferibilmente non deve presentare fattori di rischio per una forma severa di COVID-19 come, ad esempio, malattie croniche preesistenti e che dovrà mantenere, ove possibile, il distanziamento fisico di almeno un metro e la mascherina fino a quando l’alunno non sarà affidato a un genitore/tutore legale.
  4. Dovrà essere dotato di mascherina chiunque entri in contatto con il caso sospetto, compresi i genitori o i tutori legali che si recano in Istituto per condurlo presso la propria abitazione.
  5. Deve essere rispettata, in assenza di mascherina, l’etichetta respiratoria (tossire e starnutire direttamente su di un fazzoletto di carta o nella piega del gomito). Questi fazzoletti dovranno essere riposti dallo stesso alunno, se possibile, ponendoli dentro un sacchetto chiuso.
  6. Il rientro dell’alunno e del genitore/tutore legale presso l’abitazione deve avvenire con mezzi propri e non con mezzi pubblici.
  7. Successivamente al rientro al domicilio dell’alunno, la scuola/servizio educativo provvede ad aerare la stanza di isolamento, pulire e disinfettare le superfici della medesima stanza

D2 – Operatore scolastico con sintomi sospetti per COVID-19

  1. Il referente interno (di plesso) per COVID-19 che viene informato della presenza di un operatore scolastico sintomatico avvisa il referente scolastico per COVID-19.
  2. Il referente interno (di plesso) per COVID-19 o altro componente del personale scolastico: fa indossare una mascherina all’operatore scolastico se non la indossa già; ospita l’operatore scolastico nella stanza dedicata all’isolamento; procede all’eventuale rilevazione della temperatura corporea, mediante l’uso di termometri che non prevedono il contatto;
  3. Dovrà essere dotato di mascherina chiunque entri in contatto con il caso sospetto.
  4. Deve essere rispettata, in assenza di mascherina, l’etichetta respiratoria (tossire e starnutire direttamente su di un fazzoletto di carta o nella piega del gomito). Questi fazzoletti dovranno essere riposti dallo stesso operatore scolastico, se possibile, ponendoli dentro un sacchetto chiuso.
  5. Il rientro dell’operatore scolastico presso l’abitazione deve avvenire con mezzi propri e non con mezzi pubblici.
  6. Successivamente al rientro al domicilio dell’operatore scolastico, la scuola/servizio educativo provvede ad aerare la stanza di isolamento, pulire e disinfettare le superfici della medesima stanza.

 
GESTIONE CASI SOSPETTI DI COVID-19

I genitori dell’alunno o l’operatore scolastico (nel caso del personale della scuola) contattano il PdF/MMG o altro medico curante2 se non già assistiti dal medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Famiglia.
Il PdF/MMG/Medico curante, consultato dai genitori dell’alunno o dall’operatore scolastico (nel caso del personale della scuola), sia in caso di allontanamento da scuola/servizio educativo o per l’insorgenza della sintomatologia a domicilio, effettua il triage telefonico dal quale possono risultare i seguenti casi:  
 
E1 – Il caso non risulta sospetto COVID-19
In questo caso la famiglia o l’operatore scolastico (nel caso del personale della scuola) avverte il servizio educativo/scuola, con le modalità previste dal Responsabile del Servizio/Dirigente scolastico, dell’assenza per malattia non sospetta di COVID-19.
Il PdF/MMG/Medico curante non prescrive l’esecuzione del tampone molecolare/test antigenico e la riammissione avviene tenendo conto della normativa vigente, come indicato nel paragrafo F.
 
E2 – Il caso risulta effettivamente sospetto COVID-19
1- Prescrizione tampone/test antigenico
Il PdF/MMG/Medico curante richiede tempestivamente un tampone/test antigenico rapido con ricetta dematerializzata (DEMA), selezionando prioritariamente la prescrizione: TEST RAPIDO ANTIGENE SARS-COV-2 [TAMPONE NASOFARINGEO], codice nomenclatore 8845. I test antigenici rapidi sono disponibili nell’Az. USL Toscana Centro a partire dal 12/10/2020 ed a partire dal 19/10/2020 nelle altre Az. UU.SS.LL. In attesa della completa disponibilità dei test antigenici rapidi e dell’aggiornamento delle software house è prescritto con DEMA il tampone molecolare: CORONAVIRUS SARS-COV-2 RNA GENOMA [TAMPONE NASOFARINGEO] t0, codice nomenclatore 8838. 
Nel caso in cui i drive through o le USCA fossero momentaneamente sforniti del test antigenico, è comunque garantita l’esecuzione di un tampone molecolare al posto del test antigenico.
Durante il triage telefonico, come di consueto, il PdF/MMG/Medico curante, avvalendosi anche di strumenti di videoconsulto, effettua anche una valutazione delle condizioni generali del soggetto, in base alle quali decide le azioni da effettuare in attesa della risposta del test.  
Oltre al follow -up telefonico/videoconsulto, può essere presa in considerazione una valutazione clinica diretta in condizioni e situazioni di sicurezza (disponibilità di protezioni individuali e tipologia di ambulatorio), oltre che l’eventuale invio concordato in ospedale, se presenti segni di aggravamento.  
Se le condizioni cliniche lo consentono il tampone/test è effettuato presso i drive through, altrimenti è effettuato a livello domiciliare dalle USCA. Sulla base dell’evoluzione delle disposizioni nazionali sarà valutata la possibilità di eseguire i tamponi/test antigenici anche presso gli ambulatori dei Pediatri e dei Medici di Medicina Generale.
 
2- Tampone/test antigenico effettuabile presso i drive through

I genitori dell’alunno o l’operatore scolastico (nel caso del personale della scuola), con la prescrizione medica di cui al punto 1, prenotano l’esecuzione del tampone/test antigenico sul portale regionale https://prenotatampone.sanita.toscana.it. Tale richiesta ha la priorità trattandosi di alunno/operatore scolastico. Per l’effettuazione del test è necessario presentarsi sempre con la tessera sanitaria. Per la registrazione dell’esecuzione del test e la produzione dell’esito del test è utilizzata un’apposita APP regionale dedicata agli operatori sanitari.
 
3- Tampone/test antigenico da effettuare a livello domiciliare
Per l’esecuzione del tampone a domicilio del paziente, il PdF/MMG/Medico curante prescrive la DEMA, inserendo nel campo diagnosi tampone domiciliare e il recapito telefonico del paziente. Gli operatori della struttura dell’Az. USL individuata per la gestione dei prelievi domiciliari prenotano l’esecuzione del test, che deve essere effettuato dalle USCA, sul portale regionale https://prenotatampone.sanita.toscana.it nella sezione dedicata agli operatori sanitari. Tale richiesta, come la precedente, ha la priorità trattandosi di alunno/operatore scolastico. Per la registrazione dell’esecuzione del test e la produzione dell’esito del test è utilizzata un’apposita APP regionale dedicata agli operatori sanitari.
 
4- Tampone/test antigenico rapido negativo
Se il test antigenico effettuato è di tipo chemio-immuno-fluorimetrico (analisi effettuata presso il laboratorio), l’esito del test sarà disponibile entro 12/24 ore sul Fasciolo Sanitario Elettronico (http://fascicolosanitario.regione.toscana.it) e sul portale regionale https://referticovid.sanita.toscana.it.  Se il test antigenico effettuato è di tipo immunometrico (analisi effettuata sul posto – test POC), l’esito del test è consegnato sul posto.
Se il test antigenico è negativo non sono previsti ulteriori accertamenti diagnostici. Il ritorno a scuola/servizio educativo avviene sempre, e indipendentemente dai giorni di assenza, dopo guarigione clinica e con attestazione del PdF/MMG/Medico curante che è stato effettuato il percorso previsto e il test antigenico è risultato negativo, sulla base del seguente modello:
Fac Simile di Attestato:  
Si attesta che ……..… nato a………il ……… può essere riammesso in comunità, in quanto, come verificato sulla base della documentazione acquisita, è stato seguito il percorso diagnostico terapeutico e di prevenzione per COVID-19 come disposto da documenti nazionali e regionali con test antigenico negativo.  
 
5- Tampone/test antigenico rapido positivo
Se il test antigenico rapido risulta positivo si procede con il tampone molecolare di conferma.  
Se il test antigenico effettuato è di tipo chemio-immuno-fluorimetrico (analisi effettuata presso il laboratorio), il laboratorio stesso analizza lo stesso prelievo in reflex come tampone molecolare.  
Se il test antigenico è di tipo immunometrico (analisi effettuata sul posto – test POC), è eseguito il tampone molecolare subito se il soggetto ha atteso l’esito del test presso il drive through o se il prelievo è stato eseguito a livello domiciliare, oppure se il soggetto è rientrato al domicilio è contattato telefonicamente dalla struttura dell’Az. USL che ha eseguito il primo test per fissare l’esecuzione del tampone molecolare.
Sulla base dell’esito del test molecolare sono possibili gli scenari di seguito indicati.
 
6- Tampone molecolare positivo
Se il tampone risulta positivo, il Dipartimento di Prevenzione avvia le procedure previste (prescrizione quarantena, contact tracing, sorveglianza attiva), il PdF/MMG/Medico curante effettua il monitoraggio video e/o telefonico e collabora telefonicamente con l’USCA in occasione di eventuali valutazioni cliniche domiciliari.  
Sulla base della ridefinizione della quarantena e dell’isolamento fiduciario indicati nella Circolare del Ministero della Salute prot. N. 32850 del 12/10/2020, si prevedono le seguenti modalità:
Casi sintomatici: i soggetti sintomatici o paucisintomatici risultati positivi al tampone molecolare possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un tampone molecolare con esito negativo eseguito non prima del 10° giorno e dopo almeno 3 giorni senza sintomi (non considerando anosmia e ageusia/disgeusia che possono avere prolungata persistenza nel tempo). Al realizzarsi delle condizioni sopra indicate il Dip. Prevenzione redigerà l’Attestazione di guarigione da presentare per la riammissione a scuola/servizio educativo.  
Casi asintomatci: i soggetti asintomatici risultati positivi al tampone molecolare possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla data di esecuzione del tampone, accompagnato da un tampone molecolare con esito negativo eseguito non prima del 10° giorno. Al realizzarsi delle condizioni sopra indicate il Dip. Prevenzione redigerà l’Attestazione di guarigione da presentare per la riammissione a scuola/servizio educativo.

Casi positivi a lungo termine: i soggetti che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia che possono perdurare per molto tempo dopo la guarigione) da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. In tali condizioni il Dip. Prevenzione redigerà l’Attestazione di guarigione da presentare per la riammissione a scuola/servizio educativo, salvo diversa valutazione d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato).
I tamponi per la verifica della guarigione sono richiesti dal Dipartimento di Prevenzione come tampone t1: codice nomenclatore 8839.
Se il tampone risulta negativo, in base alla situazione clinica del soggetto, il PdF/MMG/Medico curante effettua una valutazione clinica e in caso di aggravamento della sintomatologia, dopo 2-3 giorni, può richiedere un secondo tampone.  
In attesa del risultato del tampone, l’alunno/operatore scolastico deve rimanere a casa in isolamento fiduciario e non è prevista alcuna restrizione per i conviventi, salvo per fratelli/sorelle dell’alunno o per figli dell’operatore scolastico che frequentano asili nido o scuole dell’infanzia come specificato nel paragrafo 10. Non sono previste restrizioni anche per i contatti in ambito scolastico (compagni di classe, docenti).
Il ritorno a scuola avviene sempre, e indipendentemente dai giorni di assenza, dopo guarigione clinica e con attestazione del PdF/MMG/Medico curante che è stato effettuato il percorso previsto e il tampone risulta negativo.  
Fac Simile di Attestato:  
Si attesta che ……..… nato a………il ……… può essere riammesso in comunità, in quanto, come verificato sulla base della documentazione acquisita, è stato seguito il percorso diagnostico terapeutico e di prevenzione per COVID-19 come disposto da documenti nazionali e regionali con tampone risultato negativo

8- Tampone molecolare positivo a bassa carica
Se il tampone risulta positivo a bassa carica il Dipartimento di Prevenzione dispone l’isolamento del soggetto e provvede ad effettuare un tampone molecolare di conferma entro 24 ore dalla notifica del risultato del primo tampone.

9- Rifiuto ad eseguire il tampone
Nel caso in cui i genitori dell’alunno o l’operatore scolastico, aventi sintomatologia sospetta per COVID-19, si rifiutino di eseguire il tampone molecolare/test antigenico prescritto dal PdF/MMG/Medico curante, non sarà possibile rilasciare la certificazione medica per il rientro a scuola/servizio educativo.
 
10- Contatti e conviventi in attesa del risultato del tampone  
In attesa del risultato del tampone, l’alunno o l’operatore scolastico deve rimanere a casa in isolamento fiduciario, mentre non è prevista alcuna restrizione per i contatti scolastici e per conviventi, ad eccezione dei fratelli/sorelle dell’alunno o figli dell’operatore scolastico che frequentano il nido o la scuola materna e che non possono frequentare fino al risultato negativo del tampone3. In tal caso il rientro in comunità dei fratelli/sorelle dell’alunno o dei figli dell’operatore scolastico in attesa del tampone potrà avvenire senza alcuna certificazione se preventivamente comunicato dalla famiglia al servizio educativo/scuola con le modalità previste dal Responsabile del servizio educativo/Dirigente scolastico.

GESTIONE CONTATTI STRETTI  
I contatti stretti asintomatici di casi di infezione da SARS-CoV-2 devono osservare:

  • un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, oppure
  • un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso accompagnato da un test antigenico o molecolare con esito negativo effettuato al decimo giorno.

I contatti stretti sintomatici di casi di infezione da SARS-CoV-2 devono osservare:

  • un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso accompagnato da un test antigenico o molecolare con esito negativo effettuato al decimo giorno.

Nel caso in cui il contatto stretto sia convivente, o entri regolarmente in contatto, con soggetti fragili o a rischio complicanza alla fina della quarantena è eseguito il tampone molecolare.
L’alunno o il personale scolastico che sulla base dell’esito dell’indagine epidemiologica è risultato contatto stretti di un alunno o operatore scolastico risultato positivo a COVID-19, è posto in quarantena e sorveglianza attiva. La riammissione in comunità avviene sulla base delle modalità sopra indicate. Il provvedimento di quarantena è comunicato tempestivamente al PdF/MMG attraverso le funzionalità attive in SISPC.  
L’alunno o il personale scolastico che risulta contatto stretto di convivente positivo a COVID-19, è posto in quarantena e sorveglianza attiva e deve effettuare almeno un tampone molecolare/test antigenico prima della riammissione in comunità (come se fossero contatti stretti sintomatici). Il provvedimento di quarantena è comunicato tempestivamente al PdF/MMG attraverso le funzionalità attive in SISPC.
Non è prevista quarantena né l’esecuzione di test diagnostici nei contatti stretti di contatti stretti di caso (ovvero non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità. Pertanto, i compagni di classe e loro familiari di un alunno posto in quarantena perché contatto stretto di un caso positivo, non sono sottoposti ad alcuna restrizione. 
 

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