Santuario "Pelagos"

Santuario Pelagos

Con deliberazione di Giunta Comunale del 11 luglio 2014, n.92 il Comune di Cecina ha aderito alla Carta di Partenariato del Santuario del Santuario per i Mammiferi Marini nel Mediterraneo, denominato “Pelagos”, Partenariato ufficialmente sottoscritto in data 01 dicembre 2014.

La carta di partenariato del Santuario Pelagos, istituita a Monaco nel 2009 con Raccomandazione COP4/REC9 nella IV Conferenza delle Parti del Santuario, prevede la sottoscrizione tra Pelagos e i Comuni del litorale dei tre Paesi Contraenti, di un accordo finalizzato a ridurre al massimo le attività che hanno un impatto sui mammiferi marini. In particolare per l’Italia, si prevede la «demotonautizzazione sportiva» e altre specifiche azioni pedagogiche, informative, di formazione e vigilanza lungo i propri litorali. Al momento della sottoscrizione della Carta, viene inoltre consegnata dall’Autorità Nazionale competente (MATTM), la bandiera del Santuario Pelagos, tramite apposita cerimonia pubblica.

L’Osservatorio Toscano per la Biodiversità (OTB ex OTC), nato nel 2007 come un progetto permanente della Regione Toscana, è stato formalizzato con Legge Regionale 30/2015 ed esercita, in attuazione della strategia nazionale e regionale per la biodiversità, funzioni per la raccolta, il coordinamento e lo scambio di informazioni e di dati con le autorità statali competenti in merito. In particolare si occupa dei report annuali sul monitoraggio delle specie, degli spiaggiamenti e degli avvistamenti di mammiferi marini e tartarughe marine svolte nell’ambito del Santuario Pelagos. L’Osservatorio coordina la rete degli spiaggiamenti e avvistamenti attraverso l’ARPAT in sinergia con altri soggetti, coinvolti nelle operazioni di recupero.

Cosa fare se si avvistano cetacei e tartarughe in mare:

  • procedere a vela o con motori al minimo dietro gli animali a distanza non inferiore a 100 m per i delfini, e 300 m per le balene;
  • fermare le eliche nel momento dell’immersione per evitare impatti (se si vedono due/tre esemplari in superficie sott’acqua ve ne possono essere molti di più);
  • mai tagliare la rotta o porsi di fronte agli animali;
  • non toccare mai gli animali anche se vicini;
  • fotografare o filmare la pinna dell’animale e inviare i file a osservatoriocetacei@regione.toscana.it (indicare data, ora, coordinate punto geografico di avvistamento, propri dati anagrafici) o consegnare le foto ai Punti Informativi dell’OTB e diventare OSSERVATORE dei Cetacei e delle Tartarughe.

Cosa fare se si avvistano cetacei o tartarughe spiaggiati, in mare morti o in grave difficoltà:

  • telefonare al 1530 numero della Guardia Costiera (altri riferimenti telefonici: ARPAT: 339 3462217, Università di SIENA 334 6063426, IZSLT sez Pisa: 050 553563 - 333 6375958);
  • non toccare l’animale per nessun motivo;
  • aspettare l’arrivo della Guardia Costiera o di altri servizi di vigilanza in terra o in mare (ARPAT, Guardie forestali, parchi regionali e nazionali, Vigili del fuoco, Capitanerie, Carabinieri, ASL).

In caso di rinvenimento di carcassa di animale morto in mare la Guardia Costiera segnalerà il pericolo per la navigazione (carcasse galleggianti, cetacei finiti nelle reti da pesca o agganciati per sbaglio a lenze o palamiti, tartarughe ancora vive) e attiverà i tecnici preposti agli interventi specifici.

Per esemplari di grandi dimensioni, vivi e/o spiaggiamenti di massa, il CERT (Cetacean Strandings Emergency Respsponse Team), Università di Padova 366 9256638 spiaggiamenti@unipv.it mammiferimarini.bca@unipd.it

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Norme comportamento in mare
Cetacei